Visita al Forte Cherle

Visita al Forte Cherle

Tra i diversi itinerari che offre Folgaria c’è anche il famoso tour dei forti. Un percorso escursionistico che ci porta alla scoperta delle numerose fortezze austro-ungariche che presero parte alla prima guerra mondiale difendendo i confini fra Austria ed Italia.
I territori di Folgaria ed Asiago furono il teatro di scontri sanguinosi fra le truppe italiane e le truppe austriache. Le montagne vennero “profanate” da pesanti bombardamenti ad opera di entrambi gli schieramenti, le vallate di queste due magnifiche località divennero il fulcro del primo conflitto mondiale.
Fra i numerosi Forti Militari che si trovano nell’ex confine fra Austria ed Italia c’è il Forte Cherle detto anche Forte San Sebastiano, all’imbocco dell’Altopiano dei Fiorentini si trova a poca distanza dall’Albergo Cherle.
Dall’albergo dista solo qualche centinaio di metri, in meno di 5 minuti di cammino lo si puo’ raggiungere per una interessante visita alla scoperta della Prima Guerra Mondiale.
sentiero forte cherle

Il forte si trova a quota 1440 metri e sovrasta la valle di accesso a Folgaria, da li si aprono panorami verso quelli che un tempo sarebbero stati definiti “punti strategici” mentre oggi preferiamo chiamarli splendidi panorami alpini. Davanti al forte salgono imponenti il Monte Cornetto, Il Becco di Filadonna e sotto troviamo i paesi di San Sebastiano, Carbonare e tutti i paesi dell’Altopiano di Lavarone. In distanza si scorgono Cima Vezzena e Cima Verena (dove si trovava il Forte Italiano).


Il “giro del Cherle”, così è denominato il percorso dedicato si snoda attorno al Forte Militare oggi in decadenza. Il Forte in se non fu mai soggetto a bombardamenti diretti e termino la guerra intatto. Tuttavia a causa della forte crisi economica post guerra, la struttura venne in parte demolita al fine di estrarne il ferro contenuto all’interno.
Le demolizioni controllate hanno portato alla distruzione di buona parte delle cupole e delle torri di controllo. Il tempo ha fatto il resto causando dei cedimenti interni ed il progressivo sgretolamento delle pareti.
Sebbene in passato il Forte fosse visitabile per buona parte, ieri non ho avuto modo di visitarlo in quanto sia il fossato (che permette l’accesso ai sentieri che portano alle gallerie interne), sia lo stesso passaggio frontale erano chiusi oppure segnalati come pericolosi. Non so dire se questo sia il segnale che il Forte non è più agibile oppure se si tratta di misure di sicurezza dovute a lavori di conservazione in corso d’opera, in ogni caso ho preferito non addentrarmi all’interno.

Lungo tutto il percorso si trovano diversi cartelli informativi che spiegano la storia della fortezza, la sua struttura e le sue funzioni strategiche nel conflitto, all’inizio della camminata potrete trovare un cartello introduttivo che riporta:

Forte Cherle
Si tratta di una fortezza Costruita tra il 1909 ed il 1912, venne in seguito ribattezzato “Werk San Sebastian” (dal nome del paese che si trova al di la’ della valle) per evitare che nelle comunicazioni militari venisse confuso con Forte Buse Verle. Progettista e direttore dei lavori fu L’Ing. Eugen Luschinski, tenente dello stato maggiore del Genio Militare Austriaco.
Nella sua struttura di base Forte Cherle ricalca il modello delle fortezze austro-ungariche degli Altipiani: Ampio blocco di casematte in pietra, spessa copertura in cemento rinforzata con putrelle di acciaio e – a distanza di sicurezza – blocco di batterie munito di obici in cupola corrazzata, cannoncini a tiro rapido, cupole osservatorio e postazioni di mitragliatrice. La difesa passiva era costituita dal fossato e da ampi fasci di reticolati che fasciavano tutta l’area circostante. Assieme a Forte Sommo Alto (1614m), opera intermedia che teneva sotto controllo gli accessi da Val Orsara – Passo Coe e Forte Dosso del Sommo (1670m) che controllava l’accesso dal Passo della Borcola, Forte Cherle (1445m) costituiva uno dei principali punti di forza dello schieramento fortificato dell’altopiano di Folgaria.
In combinazione con Forte Gschwent Belvedere dominava il solco dell’Alta Val d’Astico ed in concerto con Forte Sommo Alto sbarrava l’accesso dal Passo della Vena e dall’Altopiano dei Fiorentini. Fu sottoposto al fuoco delle artiglierie italiane dislocate a Forte Campomolon.

foto-epoca forte cherle

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Tutto il forte è circondato da un fossato che serviva a bloccare eventuali attacchi della fanteria italiana, ad occhio e croce il fossato che circonda al struttura è alto 5 metri e largo 7-10 metri. Non ha la stessa altezza e la stessa larghezza in tutti i punti, ma questo puo’ essere dovuto anche a cedimenti naturali, infatti il Forte è in Cemento ma anche in Pietra. Infatti è stato scavato completamente nella roccia (ve ne rendete conto facilmente se avete modo di visitarlo).
All’entrata nord del forte si possono notare diverse finestre di controllo che permettevano alle vedette di presidiare l’entrata senza essere esposti al fuoco nemico, all’interno si trova un corridoio di accesso alle varie strutture (cucine, torrette di comanda, sala munizioni ecc) che potete vedere in modo dettagliato nella mappa del Forte:
piantina forte cherle

Come già detto il Forte in se non fu mai soggetto ad attacchi nemici, tuttavia prese parte alle offensive sull’Altopiano dei Fiorentini con bombardamenti pesanti a sostegno dell’avanzata Austriaca (la Strafexpedition).

A nord-ovest si trova un “area ristoro”, ci sono 2 tavoli con panchine in legno dove ci si puo’ fermare a ristorarsi un po’ (ovviamente senza lasciare rifiuti in giro).

Purtroppo la chiusura del fossato e quindi dei sentieri che portano in cima al forte Cherle non mi è stato possibile approfondire la visita, comunque ho avuto modo di scattare diverse foto che meglio di qualsiasi parola possono descrivere questo baluardo della prima guerra mondiale:

partenza albergo cherle

Partenza del Sentiero che porta al Forte

Arrivo al Forte, il fossato

Arrivo al Forte, il fossato circostante

Fossato di Gola

Fossato di Gola

Le mura della Fortezza

Le mura della Fortezza

Uno dei tanti cartelli informativi

Uno dei tanti cartelli informativi

fortezza distrutta

torre di controllo

torre di controllo demolita

porta di entrata al forte

Entrata del Forte

finestra di appostamento all'entrata

finestra di appostamento all'entrata

pericolo entrata forte cherle

Un cartello all'entrata avverte del pericolo

corridoio all'interno del forte

Corridoio all'interno del Forte

Dal forte verso esterno

Dal forte verso esterno

Lato nord del Forte Cherle

Lato nord del Forte Cherle

Fossato

Fossato

mura fossato

Fossato... un bel salto, no?

Resti del Controscarpa

Resti del "Controscarpa"

La Sommità del Forte Cherle

La Sommità del Forte Cherle

Dal Forte si puo’ godere dei magnifici paesaggi che danno verso il Monte Cornetto e verso le vallate di Vezzena e Lavarone:

A sinistra Monte Cornetto, a destra il Becco di Filadonna

A sinistra Monte Cornetto, a destra il Becco di Filadonna

Panorama verso Lavarone

Panorama verso Lavarone

A sinistra Cima Vezzena, a destra Cima Verena

A sinistra Cima Vezzena, a destra Cima Verena

Uno sguardo in direzione Alpe Fiorentini

Uno sguardo in direzione Alpe Fiorentini

Alpeggi dell'Altopiano

Alpeggi dell'Altopiano

Curiosità: fino a qualche anno fa il Forte Cherle era circondato da diversi abeti che nel corso del tempo erano cresciuti attorno alla fortezza, ora questi abeti non ci sono più perchè un tremendo Tornado si è abbattuto qualche anno fa distruggendoli tutti.

Articolo scritto da Davide per Montagna Estate

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