Valfréjus in estate
L’Alvernia- Rodano-Alpi è una delle più belle regioni della Francia, rivelandosi un mix di natura incontaminata, storia, arte e gastronomia: in questa regione si contano 9 parchi regionali e 2 parchi nazionali, i quali preservano laghi, vulcani come il Puy de Dôme, alte montagne e borghi da cartolina come Modane.
Sorge sulle rive del fiume Arc all’interno del meraviglioso Parco Nazionale della Vanoise e la sua principale stazione sciistica è Valfréjus. Il suo nome rievoca la celebre Punta del Fréjus, monte alto ben 2936 m., sito tra Modane e Bardonecchia, località italiana situata nella piemontese Val di Susa. Fréjus ha dato il nome anche al famoso tunnel, sia stradale che ferroviario, che collega la Francia con la vicina Italia.
Certamente l’inverno è la stagione ideale per godersi pienamente il comprensorio sciistico di Valfréjus, senza contare che è possibile sciare anche sulle piste delle vicine Aussois, Bessans e Val Cenis. Per chi vuole scoprire il volto più nascosto di Valfréjus, allora può organizzare una vacanza in estate, scoprendo così un patrimonio immenso fatto di forti, chiese, musei, laghi e monti da scalare.
L’estate in Valfréjus
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Valfréjus è una rinomata stazione sciistica del Parco Nazionale della Vanoise ed è situata a 1550 m. di altezza, alle falde del massiccio del Mont Cenis e della Cime du Grand Vallon (nota anche come Punta Bagna). Gli edifici che si incontrano a Valfréjus sono stati costruiti in uno stile architettonico che si sposa alla perfezione nel contesto paesaggistico circostante, con la vasta foresta di abeti e larici che la circonda.
Non c’è stagione che non si mostri perfetta per visitare Valfréjus e i suoi dintorni, ma è l’estate quella che permette maggiormente di vivere la località in ogni sua sfaccettatura.
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A Valfréjus si possono fare passeggiate in mountain-bike oppure a cavallo: a questo proposito proprio in piena stagione estiva, tra il 23 e il 29 agosto, a Valfréjus si svolge la settimana dedicata alle passeggiate a cavallo, su sentieri che si insinuano nel cuore dell’incantevole Parco Nazionale della Vanoise. A Valfréjus ci si può rilassare con la pesca nel torrente Gran Vallon o nei bellissimi laghi di Saint Marguerite, godendo in un’atmosfera silente e bucolica di uno scenario naturalistico a dir poco incantevole.
Chi invece ama le emozioni più adrenaliniche, può mettere alla prova le proprie abilità sulle zip-line che, tra un albero e l’altro, sorvolano il torrente e la valle di Charmaix.
Per i più piccoli invece c’è la bella area acqualudica di ben 600 mq, sorta sulle rive del Charmaix, in una lussureggiante area forestale che presenta anche aree pic-nic, parco giochi e ovviamente la possibilità di bagnarsi i piedi nel torrente, un’opportunità che gradiranno sia i più piccini che gli adulti.
Valfréjus è una stazione sciistica ma nella vicinissima Modane, a 9,7 km di distanza, sono molte le cose da visitare: il borgo, dove è presente anche un Bob Park, è assai grazioso, con le case dai colori abbastanza vivaci e i balconcini in ferro battuto. Nella centrale Place de l’Hôtel de Ville c’è una bella fontana storica, considerata Monumento Nazionale, costruita nel 1572.
Passeggiando tra i vicoli di Modane si ha l’opportunità di raggiungere la Casa Pendente, una vecchia caserma colpita in gran parte dalle bombe dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale: l’edificio è oggi diventato la sede di un museo molto interessante che, come è evidente dall’aspetto della casa, è dedicata alla percezione alterata dell’equilibrio.
Tra i principali edifici di culto di Modane spiccano la Cappella di Saint Jacques à Loutraz e soprattutto la Chiesa di Notre Dame de l’Assomption: quest’ultima, dopo essere stata distrutta dai bombardamenti degli Alleati nel settembre del 1943, è stata completamente restaurata nella metà del ‘900, con solo il campanile a ricordare l’antico aspetto della chiesa. Oltrepassando la facciata a tre arcate, si possono ammirare all’interno affreschi raffiguranti la Vergine Maria tra gli angeli e altri dedicati a scene di vita dell’antica Modane.
Da non perdere è anche la Cappella di Nostre Dame de Charmaix, un piccolo gioiello del XV secolo costruito su una rupe, sul bordo di una gola attraversata dal torrente Gran Vallon, superabile grazie a un pittoresco ponte in pietra. Meta di pellegrinaggio soprattutto la prima domenica del mese di settembre, custodisce all’interno una bella pala d’altare del XIX secolo e una Madonna Nera, vestita di abiti ricamati in oro. La statua della Vergine, alla quale si attribuiscono eventi miracolosi, si trova in una cappella, sulle cui pareti sono presenti moltissimi ex-voto.
Da non perdere è poi il Musèobar, il Museo del Confine di Modane, il quale permette ai visitatori di conoscere la storia di Modane e di Valfréjus: l’attenzione è focalizzata sulle attività doganali, sulla costruzione della stazione ferroviaria internazionale e sulla vita quotidiana del passato. Il periodo di riferimento è il 1860, ossia l’anno in cui, con il Trattato di Torino, c’è l’annesisone di Modane alla Francia.
Il Fort Saint Gobain è un altro luogo simbolo di Valfréjus, con le casermette e le gallerie ancora oggi visitabili: la sua importanza è legata al suo essere appartenuta alla famigerata linea Maginot.
C’è poi il Fort du Replaton che, dai suoi 1210 m. di altezza, domina Modane e la Valle dell’Arco. È stato costruito tra il 1885 e il 1891 con lo scopo di controllare l’ingresso al famoso Tunnel del Fréjus: poteva ospitare una vastissima guarnigione, con tanto di pesanti armamenti. Come il Fort Saint Gobain, anche questo è stato incorporato nella Linea Maginot, rivelandosi in seguito importante nella battaglia vittoriosa contro le truppe italiane.
Cosa fare e cosa vedere
Vivere l’estate a Valfréjus significa ovviamente trascorrere il più tempo possibile all’aria aperta, godendo della natura lussureggiante che bacia questo angolo dell’Alvernia-Rodano-Alpi.
Per questo motivo le escursioni sono le attività più amate dai vacanzieri di Valfréjus: tra i percorsi più belli c’è quello che porta alla vetta del Monte Thabor (3178 m. di altezza). Si parte da Le Lavoir e si comincia l’escursione percorrendo il GR5, attraversando verdi alpeggi con vista sul Cervin, sulle Grandes Jorasses, sul Grande Casse e il Mont Viso.
La strada passa per gli alpeggi della Replanette e costeggia il Col de Vallée Etrite a 2434 m. di altezza. Dopo una sosta al Rifugio Thabor, si sale al Lac du Peyron a 2430 m. di altezza, si procede verso il Col des Méandes e si arriva in cima, in un paesaggio lunare assai suggestivo.
Da Le Lavoir, passando per il Rifugio di Mounioz, si può arrivare anche ai Laghi di Sainte Marguerite, nelle cui limpide acque nuotano le trote fario: gli specchi lacustri sono due, il Rond e il Longa, anche se in passato c’era anche il Lago della Grande Montagna, ormai prosciugato.
Ai piedi del Monte Thabor, tra Modane, Orelle e Valmeiner, si trova il Sito Natura 2000 del Thabor: la zona si estende tra i 1750 m. e i 3178 m. di altezza e, nonostante sia poco conosciuta, mostra una ricchezza paesaggistica incredibile, tra brughiere, ghiaioni, praterie e aree umide d’alta quota. Il sito è popolato da molte specie faunistiche, in particolare da pernice bianca, camosci e fagiani di monte e, organizzando qui un’escursione, è possibile avvistarne qualche esemplare.
A Valfréjus c’è la bellissima Via Ferrata del Gran Vallon dove tutti, con tanto di casco, imbracatura e cordino di sicurezza, possono godere dei panorami di Valfréjus da una prospettiva unica.
La via ferrata è fatta di pioli, scale, ponti tibetani e passerelle e inizia dal punto di arrivo della seggiovia di Charmasson.
Moltissimi sono i percorsi che partono da Valfréjus, alcuni dei quali portano al piccolo villaggio di Les Herbes o al Lac de la Partie: le acque di questo lago d’alta quota sono cristalline e pure e vi si specchiano alte vette e il ghiacciaio del Polset. La strada per arrivare, che porta anche al Passo della Chavière, è davvero piacevole da percorrere, addentrandosi nella foresta di abeti e pini, in un’atmosfera silenziosa interrotta solo dal fischio di qualche marmotta.
Il Sentiero della Selvaggina porta invece alla vetta del Col du Petit Argentier, a 2635 m. di altezza: la strada passa dal Lavoir e dal Pas du Roc a 2323 m. di altezza per poi toccare la vetta.
Da Valfréjus si può anche raggiungere la bucolica Valle Stretta, attraversata dal corso dell’omonimo fiumiciattolo: in parte rientrante nell’italiano Val di Susa, è un vero tripudio di alpeggi, prati in fiore e boschi, con la mole del Monte Thabor a dominare il paesaggio.
Spostandosi nel vicino territorio Aussois, si può visitare invece la spettacolare Foresta di Monolith dove, tra abeti rossi, pini uncinati larici, svetta il Monolith: è un antico monolite in calcare delle Dolomiti, alto 93 m. e ben visibile da ogni punto della foresta. Il Monolith sorge a 1670 m. di altezza nel territorio di Sollières-Sardières e si raggiunge percorrendo il piacevole Sentiero delle Sculture, punteggiato qua e là da opere lignee realizzate da Couvert.
Ad Aussois sorgono anche i bellissimi Forti dell’Eissilion, costruiti tra il 1819 e il 1834 per arginare l’avanzata francese, in un periodo in cui il territorio era parte del Regno di Piemonte e Sardegna. Da visitare sono il più grande Forte Victor Emmanuel e il Redoubt Marie Thérèse, al quale si accede attraverso il leggendario Ponte del Diavolo, costruito secondo ancestrali racconti, con l’aiuto del Diavolo in persona.
Rimanendo nella zona di Aussois, che dista poco più di 16 km, si consiglia di visitare il Parc Archeologique des Lozes dove sono state rinvenute incisioni preistoriche su pietra che testimoniano come l’uomo abitato questa terra sin dal Neolitico.
Si può infine partecipare all’emozionante escursione che porta alla cima del Pointe de l’Observatorie, a 3016 m. di altezza. Il sentiero parte dal Plan d’Amor e porta al Fond d’Aussois, il verdeggiante altopiano del parco Nazionale della Vanoise, passando anche per il Col d’Aussoise e per Pralognan La Vanoise. Durante quest’escursione è possibile ritirarsi presso il rifugio presente al Fond d’Aussoise, dove è peraltro presente anche la piccola Cappella di Notre Dame des Anges.
Vacanze in Valfréjus
Una vacanza che si rispetti non può ridursi alla semplice scoperta di borghi e gemme naturalistiche poco conosciute, ma significa anche scoprire il volto folcloristico e gastronomico del territorio. Questo discorso vale per Valfréjus, per Modane e per i suoi dintorni: per questo motivo, il periodo perfetto per una vacanza estiva in questo angolo della Savoia francese è di circa 15-20 giorni.
In questo lasso di tempo si possono fare escursioni anche piuttosto lunghe, che magari richiedono un’intera giornata, comprendendo anche una sosta in uno dei rifugi presenti: non c’è posto migliore per assaggiare i piatti tipici della Savoia e quindi anche di Modane, famosa per il suo fragrante pane.
Il miele e i formaggi sono il vanto dell’intera regione, in particolare la fourme d’Ambert, il Bleu d’Alvernia, il Beoufort DOP e il Saint Nectair; da non perdere poi la classica raclette, il Potée Alverniate (stufato di cavoli e carne), il Pounti con bietole, carne macinata e prugne, ma anche la Truffade preparata con formaggio, pancetta e patate. Raggiungendo la vicina Aussoise è possibile anche visitare la Fabbrica del Miele e la Brasseriè d’Oè, dove degustare la birra artigianale locale preparata rigorosamente con l’acqua che sgorga dai ghiacciai della Venoise: l’ambiente è moderno, con qualche mobilio d’epoca e una splendida terrazza panoramica.
Nei dintorni di Valfréjus, in particolare ad Aussoise o a Val Cenis, si svolgono in estate una serie di eventi estivi che sono davvero imperdibili se si vogliono conoscere le tradizioni, il folclore e la cultura del territorio: si pensi ad esempio al Festival del Tango Argentino a Val Cenis o alla festa in onore della Vergine il 15 agosto ad Aussoise.
Per una vacanza anche rilassante, è importante scegliere la struttura ricettiva più adatta alle proprie esigenze, che siano per giovani, per sportivi o per famiglie con bambini. A Valfréjus non mancano le pensioni a conduzioni famigliare, i B&B, gli alberghi di lusso: c’è sempre la possibilità di trovare un rifugio che comprenda anche il pernottamento, per dormire e svegliarsi sempre con le Alpi sullo sfondo.
Photo credits: valfrejus.com
Vacanze estate Valfréjus
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