Val Cenis in estate
I parchi e le riserve naturali sono una delle principali ricchezze della Francia e il Parco Nazionale della Vanoise è certamente tra i più belli: costituito nel 1963, è il più antico del Paese ed collegato con l’italiano Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Valli verdeggianti, laghi, cime che superano i 3000 m. di altezza e borghi incantevoli, tra i quali spicca Val Cenis. Sorge della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, nel cuore del dipartimento della Savoia ed è di fatto nato nel 2017 dalla fusione dei villaggi di Termignon, Sollières-Sardières, Lanslevillard, Lanslebourg-Mont Cenis e Bramans.
Val Cenis è la meta perfetta per trascorrere vacanze all’insegna della natura più incontaminata, per tutto l’anno e in ogni stagione: se durante la stagione fredda è una frequentatissima stazione sciistica grazie ai suoi ben 125 km di piste, in estate diventa il luogo perfetto per fare escursioni in tutto il territorio.
Estate in Val Cenis
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Val Cenis può essere considerato un comune diffuso situato all’ombra delle Alpi del Moncenisio, proprio al confine con il territorio italiano. Se in inverno tutto è ovattato e quasi silente, in estate Val Cenis diventa un territorio vivo, con gli animali dei boschi che si risvegliano dal letargo, le valli che si colorano di un verde acceso e i laghi che incantano con le loro acque cristalline.
Questa ricchezza paesaggistica rende piacevole anche praticare attività sportive all’aria aperta, come ad esempio canyoning, l’alpinismo (alla volta di vette oltre i 3000 m. di altezza come il Grande Casse, il Charbonnel, il Dent Parrachéè e l’Albaron) e la pesca presso i meravigliosi laghetti di montagna di Bellecombe, Lac Blanc e il Luc du Mont Cenis sito a 1974 m. di altezza: presso quest’ultimo, nelle cui acque si specchiano il Petit Mont Cenis e la Punta di Ronce, è possibile pescare il pesce cristivomero.
A Val Cenis si possono anche sorvolare i paesaggi a bordo di un ultraleggero, riconoscendo magari i luoghi dell’Haute Maurienne Vanoise dove sono state girate alcune delle scene più belle del film “Belle e Sebastien: l’avventura continua”.
Si ricordi poi che gli impianti di risalita di Val Cenis sono aperti anche in estate, sia la Vieux Moulin con anche la seggiovia Solert, sia la Girarde e la seggiovia Roches Blanches. In questo modo si possono raggiungere i punti da cui partire per le escursioni a piedi, tra le più spettacolari dell’arco alpino francese.
Tra le cose da visitare a Val Cenis c’è la diga del Mont Cenis, la più grande di Francia realizzata totalmente in roccia: è stata costruita tra il 1962 e il 1968 per alimentare la centrale idroelettrica di Villarodin, producendo così energia rinnovabile al 100%, tanto che Val Cenis è stata premiata con il Fiocco di Neve Verde (riconoscimento che premia l’impegno della località nella promozione di una vita e un turismo il più ecosostenibile possibile).
Per godere della vista migliore sulla diga, si consiglia di raggiungere la piattaforma panoramica del Canopeée des Cimes, situata in cima al Met a 2800 m. di altezza: è letteralmente sospesa nel vuoto ed è raggiungibile con la seggiovia Solert.
Un tour a Val Cenis permette poi ai turisti di scoprire le numerose cappelle e chiese incantevoli, in parte in quello stile barocco che si è sviluppato nel XVII nella Savoia francese. C’è ad esempio la Chiesa di Nostre Dame de l’Assomption a Termignon, con tanto di caratteristico campanile con guglia in pietra: all’interno sono conservate ben 5 pale d’altare, tra le quali spicca quella del Rosario.
Bellissime sono poi la Cappella di Sebastiano e quella di Saint Roch, entrambe a Lanslevillard: nella prima si possono ammirare le pitture murarie narranti la vita di San Sebastiano ed episodi storici del luogo come la peste bubbonica del XIV secolo.
A Bramans si può visitare invece la chiesa di Saint-Pierre d’Extravache, edificio romanico che pare sia stato fondato da due discepoli dell’apostolo Pietro: la parte più antica e ben visibile di questa chiesetta, ormai in rovina, è l’abside risalente al XII secolo.
Da non perdere è infine la tardo-medioevale Cappella di Saint Antoine a Bessans, all’interno della quale sono conservati ben 40 pannelli pregevolmente dipinti con scene dedicate alla vita contadina di un tempo, tra sculture barocche e un soffitto in legno intagliato a simulare una volta stellata.
A Val Cenis, in località Sollières- Sardières, si trova la Grotta di Balme, formatasi circa 13.000 anni fa ai tempi dell’ultima glaciazione del Würm. L’uomo vi si stabilì almeno 5600 anni fa e all’interno sono stati rinvenuti utensili, ceramiche e punte di frecce, reperti che narrano un arco temporale che copre il Paleolitico, il Neolitico, l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro.
Cosa fare e cosa vedere
Sono moltissimi i percorsi che permettono agli escursionisti o ai semplici camminatori di esplorare il territorio di Val Cenis, sia a piedi che in mountain-bike: chi ama le due ruote può ad esempio pedalare tra le fitte e profumate foreste dei larici da Planay a Bramans o tra i boschi di Lansleburg e Termignon.
I più allenati possono cimentarsi sull’impegnativa Via Ferrata du Diable o sulla facile Via Ferrata du Pichet, il cui nome ricorda la falesia sotto la quale questa via si snoda.
Dal Passo del Colle del Moncenisio parte un sentiero che, con un leggero dislivello di 448 m. e con presente un solo tratto di corda, porta al Forte della Turra, situato a 2529 m. di altezza. È stato costruito sul vasto altopiano del Mont Cenis dai francesi, arroccato a un promontorio, con vista su tutta l’Haute Maurienne Vanoise e sul lago Mont Cenis. Si possono ben vedere i 2 bastioni e i 2 ponti levatoi, oltre all’osservatorio ancora oggi visitabile.
Un altro forte è quello di Ronce, sito a 2280 m. di altezza: è una costruzione circolare molto particolare, infossata nel terreno e a due livelli, dai quali sparavano fucili e cannoni. L’escursione che porta al forte passa per un sentiero che attraversa alpeggi punteggiati da campanule e violette, costeggiando anche il Lago Clair a 2755 m. di altezza, le cui fresche acque derivano dallo scioglimento del ghiacciaio del Lamet.
Scendendo a 1620 m. di altezza c’è un bivio: svoltando a destra si incontra un alpeggio abbastanza diroccato che reca una targa, la quale ricorda le avventure del soldato tedesco Hörnle che, appassionato di alpinismo, decise di scalare Punta Roncia. In quel momento però fu visto dalle pattuglie francesi, in piena Seconda Guerra Mondiale e, piuttosto che darsi per vinto e cadere nelle mani nemiche, si lasciò letteralmente cadere nel vuoto da Pass du Chapeau, rompendosi però solo un braccio.
Meritano una rilassante visita i borghi di Termignon, dove si produce il gustoso formaggio Bleau di Termignon con latte vaccino rigorosamente crudo, ma anche Bramans: quest’ultimo villaggio è famoso per il suo passato, visto che da qui Annibale nel 218 a.C., passò con il suo seguito di 37 elefanti, prima di oltrepassare il Passo Clapier e avviarsi ad affrontare i Romani.
Tra le passeggiate più piacevoli che si possono fare a Val Cenis c’è la Voi des Plantes, un bellissimo percorso tematico dedicato alle centinaia di specie di piante selvatiche e aromatiche. In realtà questo percorso coincide in larga parte con la Via del Sale, ossia la mulattiera che collegava Termignon a Pralognan, utilizzata fino al XVIII secolo dai mercanti del sale. Lo stesso sale veniva estratto dalle acque del Moutiers e veniva trasportato attraverso gli asini in tutta l’Haute Maurienne Vanoise, fino a raggiungere il Piemonte.
Da Val Cenis si può inoltre raggiungere l’adiacente territorio di Aussois, sempre nel dipartimento della Savoia, per visitare ad esempio i bellissimi Forti dell’Eissilion, complesso fortificato eretto nella prima metà dell’800 quando il territorio era ancora in mano al Regno della Sardegna e del Piemonte, con lo scopo quindi di difenderlo dai francesi.
Sorgono tutti e cinque in una scenografica conca glaciale e, tra tutti, a colpire maggiormente il visitatore è il Fort Victor Emmanuel, il più grande e maestoso, esteso sul fianco della montagna come se fosse terrazzato. I più piccoli potranno partecipare anche a una caccia al tesoro percorrendo la Promenade Savoyarde de Decouvert, raccogliendo dunque una serie di indizi per arrivare così a liberare il tenente incarcerato nel forte.
Da non perdere è poi il Monolith, un menhir alto 93 m. che svetta da una fitta foresta di larici e di abeti rossi, in località Sollières-Sardières: è composto da calcare dolomitico e l’impatto, per chi si incammina sul sentiero che si insinua nella Foresta di Monolith, è davvero scenografico.
Non sono pochi gli alpinisti che hanno provato a scalare questo suggestivo monolite e il primo a riuscire nell’impresa è stato Michel Paquier nel lontano 1957. A tal proposito, il percorso coincide in parte anche con il Sentiero delle Sculture, con opere lignee del Couvert che si celano dietro alberi dalle fronde ombrose.
Chi ama la storia più antica e l’archeologia non può non organizzare un’escursione alla volta del Parco di Lozes, raggiungibile partendo dalla località di Aussois. In quest’area, visitabile attraverso due percorsi didattici ottimamente segnalati, sono state rivenute delle incisioni su pietra, effettuate nell’epoca neolitica e nell’Età del Ferro.
Tra le escursioni più belle da fare in estate nei dintorni di Val Cenis c’è poi quella che porta al Pointe de l’Observatoire: si tratta di una vetta che sfiora i 3016 m. di altezza, situata tra la Valle della Maurienne e la Tarentaise. Il percorso parte dal parcheggio situato nei pressi della diga del lago artificiale di Plan d’Amont e prosegue fino a Fond d’Aussoise, un altopiano verdeggiante nel cuore del Parco Nazionale della Nanoise. Qui è presente un rifugio, perfetto per una sosta ristoratrice in attesa di riprendere l’escursione alla volta della meta finale, il Pointe de l’Observatoire.
Vacanze in Val Cenis
Scegliere di trascorrere l’estate a Val Cenis significa trascorrere più tempo possibile all’aria aperta, facendo sport, passeggiate ed escursioni, alla scoperta del territorio circostante.
Avere a disposizione due settimane significa anche potersi regalare qualche coccola, come ad esempio fermarsi in uno dei ristoranti del borgo o nei rifugi per degustare la cucina tipica di Val Cenis e della Savoia, senza quindi fare sempre pasti frugali tra una gita e l’altra. Tra i piatti da degustare assolutamente a Val Cenis ci sono la Truffade a base di formaggio, patate e pancetta, il Pounti con prugne e carne di maiale, i formaggi (dal Bleu al Saint Nectaire fino al Beoufort DOP), il miele e la birra preparata con l’acqua dei ghiacciai della Venoise. Si consiglia poi di non farsi mancare una degustazione dei vini locali come il Beaujolais, il Côtes du Rhône e Savoie.
Non c’è vacanza senza sagre e feste e Val Cenis non è certo da meno: ad esempio a fine agosto si svolge il Val Cenis Tango Festival, dedicato a quel ballo argentino che ancora oggi lega gli abitanti di Val Cenis a quelli emigrati. Tra dj-set, concerti e corsi di ballo, il momento più emozionante del festival è la Milonga de las Nubes, che si svolge sul panoramico Passo del Mont Cenis a 2100 m. di altezza.
Gli amanti del trekking invece possono partecipare al Trail EDF Cenis Tour che si svolge i primi giorni di agosto: l’Alta Maurienne Vanoise permette agli appassionati di tutte le età di camminare alla scoperta di paesaggi incantevoli, su percorsi che vanno da quello lungo 6 km al sentiero di 78 km.
Soggiornare a Val Cenis significa avere a disposizione un’ampia scelta di strutture ricettive, tra villaggi turistici, alberghi con SPA, B&B, case vacanze, alberghi economici a conduzione famigliare oppure hotel di lusso. A Val Cenis si può anche dormire in alloggi alquanto originali e insoliti, come i fienili ristrutturati utilizzando esclusivamente in materiali naturali o nelle yurte della Haute Maurienne, quelle tipiche abitazioni asiatiche dichiarate Patrimonio dell’UNESCO.
Vacanze estate Val Cenis
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